In pieno inverno e con giornate grigie e uggiose c’è poca voglia di camminare per le città d’arte o di andare a fare qualche scampagnata. Ecco allora che i musei diventano in questa parte dell’anno delle buone scelte per passare una mezza giornata, magari dopo un bel pranzo con gli amici o con la famiglia. Poco a Sud di Modena, ad un passo dall’uscita 20 della tangenziale, sorge in mezzo alla campagna la Casa Museo Luciano Pavarotti, dove il Maestro ha vissuto gli ultimi anni prima della sua morte, avvenuta il 6 settembre 2007.
Il grande tenore, il più importante del XX secolo e sicuramente anche della lirica moderna, colui che riuscì a portare la grande opera nelle televisioni e nelle radio di noi contemporanei, utilizzava questa casa per rilassarsi, per ricevere gli amici e per dare lezioni ai suoi allievi. Nel 2015 la Fondazione Luciano Pavarotti ha deciso di aprirla ed è visitabile tutti i giorni dell’anno (a parte 24 e 25 dicembre e 1 gennaio) con orario 10-18. Il prezzo è di 10 euro per gli adulti, 8 euro per i minorenni e gli over 65 e ingresso gratuito sotto i 12 anni. Entrando nella Casa Museo Luciano Pavarotti si avrà in omaggio l’audioguida per rendere ancora più completa la visita.
Che cosa contiene la Casa Museo Luciano Pavarotti?
La Casa Museo Luciano Pavarotti contiene tutti i suoi cimeli, gli oggetti di famiglia, i costumi di scena più caratteristici. I grandi ambienti riflettono la personalità del suo illustre padrone di casa e le foto e le lettere di amici personali come Frank Sinatra, Bono degli U2 e la Principessa Diana rendono il tutto davvero unico. Ma a fianco al Pavarotti internazionale, con la sua fama mondiale, fa un certo effetto vedere ciò che era nella vita di tutti i giorni, impegnato in cucina o nella biblioteca.
La passione per la cucina del Maestro è ben nota, forse non tutti sanno che scrisse anche un ricettario intitolato “Alla Luciano” curato dallo chef Luca Marchini e disponibile nel bookshop della Casa Museo. Pavarotti non è stato l’unico esempio di grande artista amante del cibo, basti pensare a Gioacchino Rossini, che nella sua Pesaro gode addirittura di una pizza a lui intitolata. Ma come ce lo immaginiamo Luciano Pavarotti a tavola? Verrebbe da dire “tradizionalista”, lui che viaggiava e poteva assaggiare prelibatezze locali in tutto il mondo, ma siamo certi che preferisse le grandi tradizioni e le tipiche ricette dell’Emilia Romagna.
Ecco quindi che tortellini in brodo, tagliatelle al ragù e zampone vengono citati tra i suoi piatti preferiti, quelli della tradizione, realizzati con ingredienti sani e genuini. Sono gli stessi piatti che potrete gustare alla Trattoria La Campagnola di Vignola, a pochi chilometri dalla Casa Museo del Maestro. Alla Trattoria La Campagnola potrete partire dagli antipasti classici, gnocco fritto e tigelle, proseguendo con le pappardelle alla selvaggina e magari un buon filetto alla griglia. Al Maestro sarebbero piaciuti questi piatti? Sì, ne siamo certi.
I dintorni di Modena sono ricchi di itinerari, dalla Casa Museo Luciano Pavarotti al museo Ferrari, a quello Lamborghini, ai castelli medievali, fino ad un classico giro nel centro storico di Modena. Se cercate un punto base per appoggiarvi per una notte La Trattoria La Campagnola è quello che fa per voi, dato che da qualche mese è stata inaugurata anche la Locanda La Campagnola proprio a fianco al ristorante, dove troverete delle camere da letto moderne e confortevoli, con prezzi speciali per chi cena e pernotta, sulle tracce del tenore più famoso al mondo!