È sicuramente la rossa più famosa di Vignola, apprezzata da grandi e piccini, da uomini e donne. Non stiamo parlando di una bella ragazza e nemmeno della Ferrari, che pure è rossa ed è nata qui vicino, ma della ciliegia di Vignola, prodotto ortofrutticolo a Indicazione geografica protetta (IGP). La ciliegia di Vignola non viene prodotta solamente nel comune omonimo, ma anche in quelli vicini, sia nella provincia di Modena che in quella di Bologna, appartenenti al bacino del fiume Panaro. Come mai proprio qui le ciliegie sono così buone, grandi e succose? Pare derivi proprio dalla terra del fiume, che nel corso dei secoli si è progressivamente spostato lasciando un terreno altamente drenante e fertile, perfetto per la coltivazione degli alberi da frutto. Esiste fin dal 1965 il Consorzio della Ciliegia Tipica di Vignola, che si occupa della promozione e della diffusione della cultura che circonda questo succoso frutto, che ancora oggi viene raccolto rigorosamente a mano per non danneggiare i chicchi e i rami del ciliegio.
Quando si mangia la ciliegia di Vignola?
È importante mangiare sempre frutta fresca, in grado di donarci le vitamine e le sostanze nutritive che vengono altrimenti perse in quella congelata. Questo vale ancora di più per le ciliegie di Vignola, che vengono raccolte in primavera e in estate a seconda della loro varietà. Le prime ad arrivare sulle nostre tavole sono le precoci, come la Mora di Vignola. A fine primavera arrivano le “medie”, come la Giorgia e il Durone Nero I, mentre a fine luglio è ora delle tardive, come il Durone Nero di Vignola, la Ferrovia e la Sweet Heart.
Le diverse varietà si distinguono anche per il colore della polpa, che può essere bianca, rossa o nera o per la consistenza della stessa (difatti vengono chiamati “duroni” i frutti della ciliegia a polpa più soda). Dietro alla bontà di ogni singola ciliegia di Vignola c’è un grande lavoro di squadra, con una tradizione che si tramanda da generazioni ma che si avvale anche delle moderne tecniche per ottenere il massimo da un terreno naturalmente fertile che viene utilizzato al meglio ma senza esasperarlo, per conservarlo nel migliore dei modi per gli anni a venire.
Come si mangia la ciliegia di Vignola?
La ciliegia di Vignola si mangia solitamente “nature”, così come è stata fatta, come risultato della cura e della passione di coltivatori sapienti e di un microclima e di un terreno ideali. Naturalmente, visto che Modena è terra di sapori, non mancano le ricette ad essa dedicate, come il tiramisù con ciliegie (ma anche il mascarpone), oppure la torta farcita in stile “foresta nera”, o ancora la più moderna cheese cake alla ciliegia. Con le ciliegie di Vignola potete fare anche delle torte di pastafrolla come quella che il famoso agente Dale Cooper mangia in continuazione in “Twin Peaks”, o ancora delle grappe o delle ciliegie sotto spirito da degustare anche durante l’inverno o magari della marmellata per la colazione mattutina.
Per provare tutte queste delizie non vi basterà certo una sola giornata, ecco quindi che vi proponiamo, proprio a due passi da Vignola, la cucina e l’ospitalità della Trattoria La Campagnola. Questa trattoria unisce la cucina tradizionale modenese (tigelle, borlenghi, gnocco fritto, tortellini, ecc.) con la possibilità di rimanere a dormire proprio nella locanda adiacente, dove da un antico fienile sono state ricavate delle magnifiche stanze da letto dotate di tutti i comfort. Alla Trattoria La Campagnola potrete trovare dei prezzi speciali abbinando il pernottamento ad una cena al ristorante, in modo da avere un pacchetto completo che vi permetterà di gustare al meglio le specialità locali fino a tarda notte e di andare a dormire semplicemente… salendo le scale!