Conoscete la storia dei tortellini? Oggi ve la racconteremo brevemente, facendo un salto nel passato e ritornando ai giorni nostri. A questo proposito, la prima cosa da sapere è questa: il luogo di origine del tortellino è un po’ incerto. Non si sa se sia Bologna, Modena o Castelfranco Emilia. Ad ogni modo, una cosa è certa… La storia dei tortellini inizia da noi, qui in Emilia-Romagna!
Una storia tramandata di generazione in generazione
Si dice che tanto tempo fa, in una locanda situata a Castelfranco Emilia, all’epoca parte di Bologna, arrivò una Marchesina molto bella. Il cuoco rimase affascinato dalla bellezza della ragazza e, più in particolare, dal suo ombelico. Quest’ultimo lo ispirò talmente tanto da portarlo a preparare una cena speciale: un buon piatto di tortellini!
Si presentavano già come sfoglie di pasta ripiene di carne, dalla forma simile a quell’ombelico che gli rimase così impresso. Quella nuova pietanza piacque a tutti e la ricetta venne tramandata di generazione in generazione, ovviamente insieme al racconto di questa particolare vicenda! La storia dei tortellini, però, non viene raccontata sempre così. In alcuni casi, infatti, la Marchesina viene sostituita con la Dea Venere…
Una ricetta particolare
Aneddoti a parte, è interessante sapere che già nel 1550 i tortellini in brodo erano diventati un piatto famoso e altamente apprezzato. A Bologna, questa pietanza veniva chiamata anche la “minestra dei torteleti“. Il ripieno era composto principalmente da lombo di maiale. Quest’ultimo, dopo una marinatura di due giorni con rosmarino, sale, pepe e aglio, veniva cotto con un po’ di burro, mortadella, prosciutto crudo, parmigiano, noce moscata e uovo.
La sfoglia, invece, era molto semplice: veniva preparata con farina e uova. La pasta veniva lavorata a mano e tirata ad arte con il mattarello, prestando la massima attenzione al suo spessore. Il risultato? Una vera e propria delizia!
La storia dei tortellini, dal passato al presente
Nel 1904 questa pasta ripiena veniva preparata persino fuori dai nostri confini, addirittura oltreoceano. Furono i fratelli Bertagni, ad esempio, i primi a portare i tortellini alla fiera di Los Angeles. Le leggende e le vicissitudini del passato ci portano frettolosamente al dopoguerra, periodo in cui si iniziò a mangiare i tortellini non più solamente in brodo: si diffuse infatti l’abitudine di condirli con la panna.
I tradizionalisti si arrabbiarono un po’, ma fortunatamente non ebbero la meglio. Infatti, ad oggi, continuiamo sì ad assaporare i tortellini in brodo (in particolare a Natale), ma li prepariamo anche con panna e prosciutto cotto. I ripieni sono cambiati, portando all’interno della storia dei tortellini tanti sapori unici e inconfondibili.